Share an emotion, condividi un’emozione con la nostra biblioteca in agriturismo
Share an emotion… questa è stata la frase che mi ha convinta a dare il via al nostro progetto di piccola biblioteca in agriturismo.
Ad essere sinceri l’idea è stata della mia amica Ingrid. Il secondo anno che ha trascorso le vacanze da noi, mi ha regalato un suo libro e mi ha suggerito di chiedere a tutti i clienti di lasciare un libro a disposizione dei futuri ospiti.
L’idea mi ha subito entusiasmato, ma continuavo a pensare ai problemi di spazio… i nostri clienti vengono principalmente dall’Italia, dal Belgio, dall’Olanda, dalla Germania e negli ultimi anni molti dall’Irlanda e dai paesi scandinavi.
Tante lingue, tanti libri… poco spazio. Finché un giorno ho letto questa frase in un post di Insagram (confesso si tratta della pagina di un bellissimo agriturismo in Veneto) ed ho capito che la soluzione era a portata di mano.
La biblioteca poteva rinnovarsi continuamente senza diventare troppo voluminosa. Lasci un tuo libro e ne prendi uno di quelli donati da chi ha trascorso le vacanze qui prima di te.
Ma l’idea che veramente mi ha catturata è quella di condividere un’emozione, lasciare una parte di te, di quello che sei e portare con te una piccola parte di vita di chi ti ha preceduto in agriturismo.
Forse io sarò di parte, forse amo troppo i libri e la lettura. Amo la carta, il suo profumo, il frusciare delle pagine quando le giri. Amo anche il possesso fisico dei libri, mi piace risfogliarli, rileggere alcune pagine. Gli e-book vanno bene quando si tratta di manuali, ma un romanzo è altro è realmente emozione.
Vorrei che i nostri clienti, in questo modo, portassero con sé il ricordo di una vacanza in terra di Toscana anche attraverso le pagine di un libro. Un libro che hanno trovato qui e che li ha seguiti a casa… e sperare che ogni volta gli dovesse capitare di riprenderlo in mano gli tornassero alla mente anche le belle giornate trascorse da noi.
Dall’inizio di questa stagione turistica ho iniziato a chiedere ai nostri ospiti di portare con sé un loro libro e devo dire che il riscontro è stato positivo, sia in termini di libri raccolti che di apprezzamento all’iniziativa.
Di tutti i libri raccolti vorrei citarne tre, le cui storie per me sono importanti.
Aaa de andere kant di Jane Green, in lingua olandese, donato da Ingrid W. Sua è stata l’idea di partenza e suo il primo mattone della raccolta. Lo amo ancora di più perché Ingrid non è solo una cliente, ma è diventata un’amica e questo rappresenta il significato più alto di condividere emozioni.
Der Mann an der Reling di Barbara Brandt, in lingua tedesca, donato da Barbara Brandt. Sì, avete letto bene! Il libro ci è stato donato direttamente dall’autrice. L’ho subito considerato un segno del destino. I primi clienti a cui chiedo un libro me ne portano uno scritto da loro, non può esserci un inizio migliore. Purtroppo, non conoscendo il tedesco, non sarò mai in grado leggerlo.
Guida astrologica per cuori infranti di Silvia Zucca, in lingua italiana, donato da Rossana R. L’autrice era la mia compagna di banco e amica del cuore ai tempi dell’asilo e della scuola elementare. Grazie a Facebook ci siamo ritrovate in età adulta ed appena è uscito il suo primo romanzo mi sono precipitata in libreria. Riceverne una copia anche per la mia “agri-biblioteca” mi ha fatto veramente piacere e mi è sembrato l’ennesimo segno del destino. Tanto per non fare pubblicità… il 30 agosto uscirà il suo secondo romanzo Il cielo dopo di noi. Io sarò in prima fila ad acquistarlo e questa volta non perché l’ha scritto una mia amica, ma perché ho avuto modo di apprezzare il suo primo romanzo e sono diventata una sua affezionata lettrice!